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Trattamento e cura dei denti sensibili

Nel caso di alterata sensibilità di denti e delle gengive, bisogna rivolgersi al dentista, per accertare l'assenza di cause patologiche (carie, fratture o malattie parodontali). Qualora i denti sensibili siano scorporati da simili problemi, risulta utile l'impiego di dentifrici specifici, contenenti fluoro o altre sostanze. Com'è noto, il fluoro esibisce un'azione di mineralizzazione delle superfici dello smalto dentario dei giovani e di rimineralizzazione su quello degli adulti. Questa azione è positivamente associata ad un leggero potere antiplacca e ad un'attività desensibilizzante netta, in quanto determina la formazione di uno strato che forma una pellicola protettiva, rimineralizzante e desensibilizzante.
Certi dentifrici al fluoro per denti sensibili, si trovano in forma di gel. Questi vengono spalmati due o tre volte al giorno sulla dentatura senza sciacquare. Nei casi di maggiore sensibilità dei denti, esistono anche degli interventi professionali, basati sull'applicazione di specifici preparati che sigillano i tubuli dentinali. Questi preparati vengono applicati nelle aree sensibili dello smalto.
Infine, se la sensibilità è causata da recessioni delle gengive, è possibile trattare il problema con un intervento di chirurgia gengivale, allo scopo di fornire una nuova copertura della radice ed una protezione che possa risolvere il problema dei denti sensibili.

I denti sensibili spesso sono collegati anche con fenomeni di parodontite, malatia che se non viene curata, porta alla perdita di tutta la dentatura. Proprio per questo motivo, se notate delle sensazioni strane, dovete rivolgersi al vostro dentista per una visita (se venite qui da noi, questa è gratuita) durante la quale, tramite appositi metodi diagnostici si cerca di individuare il problema e aggire per risolverlo, evitando poi problemi e spese molto più grosse.
La cura della parodontite che viene svolta nella nostra clinica dentale in Croazia prevede il protocollo attualmente più avvanzato a livello mondiale, protocollo che per poterlo eseguire la clinica deve essere equipaggiata con il migliore laser parodontologico (laser Fotona Er:YAG, Nd:YAG, molto più efficaci in confronto ai laser a diodi che ampiamente vengono usati). Oltre a questo, la clinica deve essere in grado di isolare le cellule staminali (CD34) dal sangue del paziente per poi inserirle nel parodonto, migliorando la biorigenerazione dello stesso. Oltre a questo protocollo, svolgiamo i più complessi interventi di chirurgia parodontale nei casi dove questa viene indicata.
MALATTIE DENTALI: DENTI SENSIBILI